A casa tutti bene è ambientato in un luogo indefinito. In questa pellicola Muccino costringe tutti i personaggi ad una convivenza forzata su un’isola che non viene mai nominata e che quindi rimane sconosciuta per tutta la durata del film. In realtà, le scene sono state girate ad Ischia ma c’è un motivo ben preciso che ha spinto il regista a non nominare mai l’isola. Il suo intento, evidente anche nelle riprese che mai svelano paesaggi o dettagli geografici troppo precisi, è quello di ricreare un’isola immaginaria, l’isola che non c’è. Un luogo che esiste a livello astratto ed emotivo più che fisico. È per questo motivo che ogni scena è stata girata senza mai dare spazio ai dettagli concreti.
Solamente uno sguardo particolarmente attento potrebbe risalire al luogo in cui sono state girate le scene del film e l’intento del regista è sempre stato questo. Muccino non voleva che ci fosse un punto di riferimento preciso ma piuttosto un’isola immaginaria. Il regista, con questa pellicola, segna il suo ritorno in patria o, come egli stesso ha affermato, ad Itaca. Possiamo quindi ipotizzare che dietro a questa isola misteriosa si nasconda anche un messaggio: tornare a casa significa affrontare il passato e gli scheletri nell’armadio ma forse rimane l’unico modo per ritrovare la vera felicità.
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