Ci troviamo ad Austin, capitale americana della musica dal vivo: BV e Faye vivono il sogno di un'esistenza dedicata alla musica. Conoscono il produttore Cook, che assieme alla cameriera Rhonda instaurerà con loro un complicato rapporto di seduzione e tradimento. Ecco alcune curiosità sul nuovo film di Terrence Malick Song to Song.

 

#1 Ryan Gosling, uno degli interpreti della pellicola, ha dichiarato che il film è nato senza una sceneggiatura. Le riprese sono durate circa 40 giorni, distribuite però nell'arco di 2 anni. A un primissimo montaggio il film era risultato lungo ben 8 ore. Decisamente troppo per arrivare nelle sale.

#2 Il regista Terrence Malik, che è anche autore della sceneggiatura, si è dunque trovato costretto a sforbiciare pesantemente la sua creatura. A farne le spese sono stati Benicio del Toro, Christian Bale e Haley Bennet. Le scene in cui erano presenti sono state eliminate dal montaggio finale e loro sono spariti completamente dal film.

#3 Non solo: in cabina di montaggio sono rimasti anche gli Arcade Fire, che pure erano presenti in alcune riprese. Si sono salvati invece Red Hot Chili Peppers, Patti Smith, Lykke Li e Florence Welsh. Le loro performance sono state filmate direttamente durante l'edizione 2012 del Austin City Limits, il grande evento di musica dal vivo che ogni anno anima la città texana.

#4 Nonostante i pesanti tagli perpetrati durante il montaggio, nel film è rimasto un cast di tutto rispetto: Ryan Gosling, che interpreta il cantautore BV, Rooney Mara, che interpreta Faye, la ragazza di cui si innamora, Michael Fassbender, nella parte del potente e seducente produttore discografico, Natalie Portman, che interpreta la cameriera Rhonda.

#5 Terrence Malick è noto a Holliwood per il suo carattere schivo e misterioso. Queste caratteristiche traspaiono spesso nei suoi film, che sono ritenuti ermetici e cerebrali. Nell'arco di quasi 45 anni di carriera, Malick ha diretto appena dieci film. Ha vinto la Palma d'oro a Cannes nel 2011 per The Tree of Life, l'Orso d'Oro a Berlino nel 1999 per La sottile linea rossa, il premio per la regia a Cannes nel 1979 per I giorni del cielo e la Concha de Oro al Festival di San Sebastiano nel 1974 per il film d'esordio La rabbia giovane. È stato candidato due volte al Leone d'oro a Venezia e tre volte all'Oscar (due per la miglior regia e una miglior sceneggiatura originale).