Figli Della Notte (I)

Trama Figli Della Notte (I)

Giulio, sedicenne sensibile e introverso, viene spedito dopo l'ennesima bravata in un collegio d'élite, dove vengono formati i futuri rappresentanti della classe dirigente. La scuola, diroccata sulle alpi, si rivela presto un ambiente austero, dove la libertà è limitata e il rimprovero è sempre dietro l'angolo. Non mancano nemmeno episodi di nonnismo ai danni degli studenti più piccoli. In questo clima Giulio stringe amicizia con Edoardo, una personalità del tutto opposta alla sua. Estroverso, ribelle anticonformista, che ricorda un po' il Jack Nicholson di Qualcuno volò sul nido del cuculo. I due amici, insofferenti agli episodi di bullismo cui invece gli insegnanti sembrano essere indifferenti, progettano piani di fuga ed esplorazioni nella splendida cornice dell'Alto Adige, dove la vicenda è ambientata. 

Fin dalla scelta del soggetto Andrea De Sica, che il film l’ha anche scritto assieme a Mariano Di Nardo con la collaborazione di Gloria Malatesta, decide di esprimere il suo lavoro in quello che sembra il territorio stilistico in cui sembra riuscire a muoversi meglio, ovverosia le atmosfere. Sono suoi infatti anche i pezzi che compongono la colonna sonora e che lavorano sempre in sinergia con la fotografia notturna per plasmare un universo che non sia solo il paesaggio in cui si muovono i personaggi ma anche uno strumento per suggestionare lo spettatore. Ciò che è il miglior pregio del film, diventa quasi subito il suo limite maggiore, perché I Figli Della Notte si affida quasi solo a questa soluzione con una frequenza e una ripetitività che non giovano di sicuro al film del giovane regista.

Preoccupato  di spiegare ogni snodo e ogni sottotrama, sfociando spesso nel didascalico e nello stucchevole (una lezione in classe sembra echeggiare quel che accade ai protagonisti e uno dei due lo risottolinea anche ad alta voce), l’esordio di Andrea De Sica non centra quasi mai le interpretazioni degli attori e stenta ad animare il suo intreccio. Di cose ne accadono nel film, ma sembra sempre che il fine sia sempre la creazione di ancora un’altra atmosfera, sembra sempre che ogni evento o svolta si risolva in un lento carrello, una panoramica con musica o un momento di riflessione muto. Ogni parvenza di interesse scompare annegato in un ritmo rarefatto senza che ci sia nulla a giustificarlo.

Scopri le curiosità sul film