Pianosequenza

PIANOSEQUENZA - DVD

Anche se l'idea, quella del film "aristotelico" in cui tempo della storia e tempo del racconto coincidano, è molto interessante, Louis Nero non è stato né il primo ad avere l'idea né quello che l'ha saputa meglio sviluppare. Rifacendosi a precedenti come Godard e Hitchcock (a costui è dedicata anche una piccola citazione), Nero tira fuori un lungo (oltre 120 minuti), inanimato rantolo, da cui si estrapola una trama inconsistente e incomprensibile, fatta di personaggi che si incontrano, senza un preciso disegno, e si scambiano improponibili dialoghi in una notte buia, sgranata e tentennante (capisco l'uso della telecamera a mano, però così ci dà il voltastomaco). L'unico messaggio che traspare dalla pellicola è che il regista conosce Catullo (lo conosce e ci ha sputato sopra, affidandone la lettura ad un attore goffo e vestito da coniglio, assolutamente incapace di dare un minimo di pathos a ciò che recita) ed è in grado di abbindolare il povero spettatore alternando scene di interminabile e indistinguibile silenzio a citazioni filosofiche assolutamente fuori luogo. Se poi vogliamo anche sindacare sulla tecnica, che è l'unica cosa che sembra interessare Nero - persino a scapito del Cinema, ci sono due o tre inquadrature in cui il buio è così fitto e la qualità così pessima che è impossibile capire se vi sia uno stacco oppure no. In definitiva, due ore di interminabile noia; gli ho dato una stella solo perché non c'era un voto minore.