Trama Io Gilda
Un losco boss del vizio (l'italo-americano Max) e la sua socia (la lesbica Lulù) hanno messo su a New York un locale porno per spettatori esigenti (tra i quali è sempre presente Spartaco, fratello di un Ministro di un Paese d'Oriente). Lulù si dà da fare (d'intesa anche con un funzionario di polizia) per cercare colui che ha barbaramente strangolato Odile, su amica del cuore. Dal canto suo, Max si è presa come amante una donna statuaria - Gilda - nella cui bellezza crede di avere ritrovato la Gilda del celebre film, interpretato da Rita Hayworth, della quale egli colleziona maniacalmente e a caro prezzo indumenti e ricordi. Alla donna Max ha affiancato come guardia del corpo un biondino ossigenato e docile - di nome Alex il boss ignora che i due si conoscono fin dall'infanzia ed erano stati presi l'uno dell'altra. La vecchia passione riesplode, ma i malcapitati non sanno che certi loro amplessi, perfino nelle toilette dell'allegro localino, sono ripresi in film. Alla fine la fosca realtà viene a galla: Spartaco è un vizioso, appassionato di porno-cassette, che si fa servire a domicilio belle ragazze, da prima consegnandole alle attenzioni di vari scagnozzi, poi cinicamente strangolandole. Così sono morte Annette e Odile e così rischia di finire anche Gilda, ma arrivano Lulù (che spara a Max) ed Alex che è un bravo poliziotto, infiltrato dal proprio Capo nel torbido giro per scoprire la verità. Si apprende poi che Gilda non era che la sorella della povera Odile e ora che ama, ricambiata, il biondino pare che la sua vita cambierà.
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