Il film è una garbata e scanzonata parodia del cinema-vérité e dei suoi principi stilistici, un modo di fare cinema che imperversava negli anni '60. Si susseguono quindi una serie di scenette umoristiche e surreali di finta verità girate per le strade di Parigi con protagonisti attori del calibro di Jean-Paul Belmondo e Monica Vitti.
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