Produzione franco-israeliana per un film scritto e diretto da un palestinese, a dimostrazione che le arti, e il cinema in questo caso, possono abbattere tutte le barriere sociali e religiose create dalla politica e dalla teologia.
Libere, disobbedienti, innamorate (il cui titolo ricorda vagamente Giovani, Carini e Disoccupati di Ben Stiller) è la storia di tre giovani coinquiline di Tel Aviv, che affrontano la vita e il processo di emancipazione femminile in una città stretta fra un passato di sottomissione e un futuro che guarda alla libertà e al progresso. Il film ha tratti da commedia, e sono molti i richiami al cinema americano; un parallelismo mediorientale con Sex & The City è quasi naturale, ma la differenza tra New York e Tel Aviv è decisamente marcata. Non è comunque la classica pellicola che siamo a abituati a importare da israele e palestina. Niente conflitti e niente guerre: solo la vita quotidiana di tre ragazze che cercano di trovare il loro posto nel mondo in un paese dai mille conflitti.
La pellicola racconta di Salma, Leila, e Nur che vogliono per tutto il film emanciparsi da due poli principali: la famiglia da un lato e le storie sentimentali con gli uomini dall'altro. Per Nur che proviene dal villaggio palestinese di Umm al-Fahm vuol dire lasciare un ragazzo aggressivo e oppressivo che vuole impedirle di realizzare i suoi sogni di studiare e di lavorare per costringerla in casa ad accudire i loro figli e prendersi cura della casa, come una donna pia che si rispetti dovrebbe fare. Per Salma è invece prendere coscienza della propria omosessualità, per Leila guardare oltre l’intensità del rapporto con il fidanzato, che pur dichiarandosi liberale e innamorandosi di lei, non accetta che possa poi risultare così diversa dalle sue sorelle.
La regista Maysaloun Hamoud, 35enne è cresciuta a Be'er Sheva, ha studiato a Gerusalemme e poi a Jaffa, e questo film rappresenta il suo esordio nel lungometraggio dopo i corti Shades of light del 2009, Scent of morning del 2010 e Salma del 2012. Ha cercato di realizzare un'istantanea di una generazione, la sua, quella "che ha iniziato ad avvicinarsi alla politica dall'ottobre del 2000 e dalla seconda Intifada, che ha accolto le istanze non solo sul piano della politica nazionale ma anche sul fronte sociale e femminista, quella stessa generazione arrivata a maturazione con la Primavera araba del 2011". "Ho cercato di raccontare il prezzo che queste ragazze devono pagare - continua Hamoud - per una condizione che normalmente può apparire scontata: la libertà di lavorare, fare festa, fare l'amore, scegliere. Laila, Salma e Nour scelgono, appunto, di non voltarsi a guardare indietro anche se il loro viaggio verso il futuro è lontano da qualunque certezza".
Colore | Colori |
Distribuzione | CG Entertainment |
Formato | Dvd |
Titolo originale | Bar Bahar |
Vietato ai minori | Per tutti |
3d | No |
Numero Supporti | 1 |
Anno di produzione | 2017 |
Formato video | Wide Screen |
Durata | 96 |
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