Trama 7 Chili In 7 Giorni
Laureati in medicina con il minimo dei voti, due amici (uno ridotto a fare il massaggiatore-callista, l'altro il viaggiatore in articoli igienico-sanitari) mettono su una casa di cura per obesi, riattando un magnifico casale campagnolo circondato da boschi. I due assicurano che il dimagrimento è garantito (e infatti la dieta si basa sul digiuno totale, a parte un intruglio verdastro di aspetto più che dubbio). Richiamati dal battage pubblicitario affluiscono alla casa di cura una quindicina di ciccioni di ambo i sessi, ivi compreso un riottoso ragazzetto, grasso ma furbo e bravissimo nei furtarelli a scopo di sopravvivenza. Il tempo passa tra allenamenti sfibranti, ginnastica, piatti vuoti e gli immaginabili tormenti e borbottii dei volontari clienti. Passa però anche tra nugoli di cambiali, firmate dalla padrona del casale, moglie di uno dei due medici e che quest'ultimo incarica l'amico di rabbonire ad ogni costo, pena il fallimento, mentre i parenti della donna sbraitano, perché preoccupati per l'incapacità dei due medici. Improvvisamente le accuse del ragazzetto ingordo che ha visto uno dei due compari - quello scapolo - approfittare della più magra e graziosa delle pazienti, ormai allo stremo per fame, suscitano le proteste degli altri, che si concludono con una irruzione in cucina per accaparrarsi spaghetti e salami. Dato l'insuccesso dell'inziativa i due medici faranno quattrini a palate trasformando ancora il casale, destinato questa volta a ristorante all'insegna de Ai due porconi.