Easy Rider

EASY RIDER - DVD

Film manifesto della cultura alternativa di quel periodo Cocaina ,rock musica ,ribellione giovanile.

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Billy e Wyatt, detto Capitan America, partono sui loro choppers. Fanno molti incontri, piacevoli e no. Nel viaggio di ritorno sono uccisi a fucilate. Il più famoso “film di strada” della storia del cinema. Il tema classico del viaggio si mescola con quelli della cultura alternativa degli anni '60: marijuana, musica pop, protesta hippy, pacifismo, crisi del mito americano. In varia misura furono ammirate la colonna musicale (che include brani di Byrds, The Band, Robbie Robertson, Jimi Hendrix, Bob Dylan, Steppenwolf), la bizzarra tecnica di montaggio, la suggestiva fotografia di Laszlo Kovacs, l'interpretazione di Nicholson. Molte riserve sul suo sessismo di fondo, sulla sgangherata sceneggiatura (scritta da D. Hopper con P. Fonda e Terry Southern), persino sulla conclusione troppo deprimente, trasparente allusione alle uccisioni dei due Kennedy e di Martin Luther King. n sogno di un'epoca, per chi i sogni sapeva materializzarli in pellicola e renderli tangibili agli spettatori.

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Beh, un film che ha fatto la storia e che è considerato da molti un modello di vita, molto bello, alcune parti però possono essere fraintese o appaiono abbastanza "psichedeliche"...

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Una sola parola per descriverlo:leggendario Vincenzo Letizia

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chiarella74 - Che cosè la vera libertà ? guardate il film (indimenticabile) e la risposta vi è data su di un pppiatto d'argento. Panorami indimenticabili e attori eccezionali.

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film consigliato, vecchio stile ma molto bello

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Io sogno una sola cosa nella mia vita l'harley e la libertà . "Ma sono due cose?" mi direbbe il Borgo "ma dicono la stessa cosa"mi risponderebbe anche. Buona visione Bikers

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hippies bastardi. comunque film carino, invecchiato maluccio ma abbastanza passabile per creare qualche adepto invasato con il chopper e la canna. C'è chi la chiama libertà , chi illusione.

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La storia, diventata un cult, di Billy e Capitan America, due hippies in giro con le loro bikes per le strade d'america. L'odio della gente "borghese" verso quello che è diverso e quello che non si capisce e poi la tragedia. Film epico che mette in luce la paura della diversità  e il desiderio sfrenato della libertà .. ma in fin dei conti si può davvero definire così??

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film stupendo!icona di un'epoca e di una cultura!la recensione di filippo mi fa veramente rabbia perchè dimostra,non solo di non aver capito niente del film,ma soprattutto dimostra che i vecchi pregiudizi nei confronti dei motociclisti sono più vivi che mai...e ve lo dice uno che E' un easy rider!

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Film eccezzionale..nient'altro da aggiungere.. tranne che Filippo è un emerito cretino che di film capisce veramente poco.

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filippo non capisci un tubo vediti heydi e le caprette

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è un film stupendo anzi quasi un documentario che rappresenta degli ideali e degli anni stupendi .Colonna sonora eccezionale e ottima recitazione.aggiungo un ultima osservazione Filippo non capisci un .....

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Credo che questo film vada visto più e più volte. Contiene molteplici significati, forse infiniti, sicuramente più di quelli che gli autori hanno inserito coscientemente. Rappresenta degnamente un'epoca, ma anche la fine della stessa. C'è il sogno, l'utopia, ma anche l'amaro risveglio, l'impressione di aver perso. Per un certo verso, credo sia un precursore di "Paura e delirio a Las Vegas" (il film di Terry Gillian tratto dal capolavoro letterario di Hunter S. Thompson), dove l'impressione si fa certezza, dove il sogno è già  bello che infranto, sepolto, e rimane solo la disperazione, l'oblio e la droga, che a dosi massicce rende un po' più sopportabile l'agonia.

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Ho visto per la prima volta questo film in dvd proprio ieri sera.COME HO POTUTO ASPETTARE 32 ANNI PER VEDERE QUETO CAPOLAVORO,proprio io che fra le altre cose sono un "centauro"quasi dalla nascita.EVIDENTEMENTE IL DESTINO HA VOLUTO CHE LO VEDESSI IERI.MI SONO EMOZIONATO,MI SONO VENUTI I BRIVIDI NELLA SCENA DEL "CIMITERO" E SONO RIMASTO SENZA PAROLE NEL TRAGICO FINALE.I due protagonisti del film nell'America degli anni 60 dove c'erano tanti pregiudizi stavano bene "interiormente"nonostante la loro vita non aveva piu' un senso.NON ERANO CAPITAN AMERICA E IL SUO AMICONE I "DANNATI" DI QUELLA SOCIETA'DI ALLORA.I VERI DANNATI ERANO TUTTI GLI ALTRI RESTANTI DI QUELLA STESSA SOCIETA'CHE CREDEVA DI ESSERSI IMBORGHESITA,MA CHE IN REALTA'ERA VIOLENTA E PIENA DI PREGIUDIZI CHE NEANCHE LA GUERRA DI SECCESSIONE E PRIMA ANCORA LA "TRATTA DEI NEGRI" ERANO RIUSCITI A PLACARE COSI'TANTA CATTIVERIA.Ovviamente ora l'America è uno stato civile,ma ancora pieno di contraddizioni se pensiamo che in molti stati vige ancora la pena di morte.Comunque per me questo è un film "Epocale".