Colore | Colori |
Distribuzione | Rai Cinema |
Formato | Dvd |
Lingue | Inglese,Italiano |
Titolo originale | Drive |
Vietato ai minori | Per tutti |
3d | No |
Numero Supporti | 1 |
Anno di produzione | 2011 |
Nazione | USA |
Formato video | Wide Screen |
Durata | 96 |
Formato audio | Dolby Digital 5.1 |
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DRIVE - DVD
questo film si può definire un CAPOLAVORO....... a mio parere Drive meritava l'oscar non The Artist.... :)
DRIVE - DVD
Otto film, otto lungometraggi prima di capire che era giunto il momento di mettere da parte qualsiasi paragone, il cinema di Nicolas Winding Refn è una cosa a parte, nulla a che vedere con Scorsese, niente di più distante da Tarantino, i continui rimandi ai due registi sono infondati e privi di senso. I fotogrammi del regista danese sono più potenti, sono colpi d’ascia: Refn è il cinema, come già accaduto in passato con la trilogia di “Pusher”, “Bronson” e “Valhalla Rising”, il suo è un cinema dalla difficile collocazione, il rimando a qualsiasi genere è inutile. “Drive” è un crescendo di tensione, il film rimanda più volte a “Driver l’imprendibile” di Walter Hill del lontano 1977, il cineasta danese riformula e crea uno dei personaggi immortali del cinema contemporaneo, interpretato da un silenzioso e sopolcrale Ryan Gosling; il miglior attore in circolazione. L’(anti)eroe taciturno è diviso in due, la calma apparente che mostra è la maschera in grado di filtrare le sue vere emozioni, anche l’esistenza di facciata è composta dall’enesimo doppio, il lavoro che svolge in un’auto rimessa come meccanico e quello di stuntman in produzioni cinematografiche; come contraltare, il protagonista si trasforma invece in autista imprendibile che di volta in volta spiega le sue regole di ingaggio: “Se guido io quei soldi saranno tuoi, dammi un luogo e ti do cinque minuti, qualunque cosa accada in quei cinque minuti sono con te, ma ti avverto, qualunque cosa accada, un minuto dopo sei da solo.” La vita del protagonista scorre lineare, gli unici sussulti arrivano dal lavoro di stuntman e da imprendibile al volante dei clienti di turni. La doppia esistenza lo rende schivo, destinato ad essere incompiuto, forse quelle scosse improvvise di vita servono a limitarlo, gli impediscono di essere altro. Per quanto mi riguarda, il nostro protagonista potrebbe essere un sociopatico bipolare in cerca di vittime, ma oggi, in un vuoto pneumatico e ridondante, è più semplicemente un eroe solitario, per nulla disposto a lasciarsi andare alla follia altrui. È il nostro protagonista a dettare le regole. L’unico imprevisto sarà l’amore, perché “Drive” è principalmente una struggente storia d’amore, una storia di contrappassi, ad ogni sequenza di infinita dolcezza ne corrisponde una di violenza inaudita: amore e morte, nulla di più affine e necessario. Nell’incredibile film di Refn, l’altro protagonista assoluto del film è il Giubbotto bianco sul quale è impresso il disegno di uno scorpione, un semplice capo d’abbigliamento che verso la fine del film vediamo logoro, quasi stanco. Forse è ciò che ha voglia di essere in quelle ore il protagonista senza nome, ha bisogno di manifestarsi, è stanco di nascondersi, nessuna doccia salvifica è in grado di riportarlo indietro. L’uomo nasconde le proprie ferite indossando le proprie maschere, lava un vestito insanguinato per ripulire il resto, ma a quel punto è logoro dentro. Ho preferito attendere che avessi come sottofondo la colonna sonora di “Drive” prima di scriverne, la musica del film è imprescindibile al compimento dell’opera, come l’uso frequente e ma mai banale del rallenty. Cosa altro aggiungere senza svelare troppo della trama? Che forse è inutile parlare degli attori, sono tutti perfetti! Della regia? Ha vinto a Cannes, ed è poco! Questo con ogni probabilità è il film dell’anno, emoziona come pochi, ed è superiore all’ultima opera di Malick, questo dovrebbe bastare. Refn è il futuro, il resto è nell’ombra. Giusto per capire con cosa si ha a che fare, domenica 9 ottobre a partire dalle 22.40 su Rai 4 sarà trasmesso “Bronson“, altro lavoro straordinario di Refn, con la speranza che non venga martoriato dalla censura, buona visione.
DRIVE - DVD
Drive è sicuramente il film più emozionante ed intenso degli ultimi anni. Il merito è da attribuire al regista e alla fotografia spettacolare. Ryan Gosling è un mostro di bravura. Lascerei perdere paragoni con Malik il cui ultimo film è una immensa rottura di palle.
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