Cartaio (Il)

IL CARTAIO - DVD

Il film comincia. Claudio Santamaria, con la faccia da pazzo, con la voce da pazzo, con lo sguardo da pazzo, e pettinato come un pazzo, si avvicina alla Rocca e, con la voce da pazzo, le offre dei fiori, che lei, non essendo scema, rifiuta. Adesso penserete: è pazzo, per vendicarsi farà una strage, sarà lui l'assassino che comincerà ad ammazzare gente nel film. Ma Argento non è mica scemo che ti fa capire subito chi è l'assassino, soprattutto se non hanno ancora cominciato ad ammazzare nessuno. E Santamaria, oltretutto, è un poliziotto! E così il film procede tra recitazione da rappresentazione di terza elementare (una costante del cinema di Argento, come cavolo farà a "non" far recitare chiunque, mah...), movimenti di macchina quasi inesistenti, assurdità ed incongruenze di trama, effettacci gratuiti, per scoprire alla fine che... ... l'assassino è.... e che cavolo!!!

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Anche la mia recensione è stata cancellata, essendo un fan di Argento forse sono stato troppo pesante di fronte a questo film. Mi limiterò a mettere le stelline.

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Quando Dario Argento non schifa lo spettatore con effetti speciali e ci prova con la trama ....ci riesce difficilmente. Tutti i films di D.Argento hanno una povera sceneggiatura , gli effetti speciali sono spesso inferiori alle aspettative del cinema attuale. La trama quasi sempre inesistente. Personalmente rimpiango i grandi registi come Hitchcock ,abili nel creare la suspense in un linguaggio cinematografico ad alto livello.

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***SPOILER*** Una schifezza inaudita, molto meglio il precedente "Non ho sonno", che pure non era un capolavoro, anzi. Ma qui... suspence inesistente, recitazione... quale recitazione? Se possibile, il doppiaggio infame finisce di affossarla. Una quantità  incredibile di situazioni inverosimili (ma ti pare che la polizia possa festeggiare negli uffici la liberazione di un ostaggio a pasticcini e spumante con un maniaco pluriomicida ancora in circolazione? ma per favore!) E poi, che finale stupido: e quella sarebbe una spiegazione? Lei all'assassino: "Perchè?". E lui: "E me lo chiedi? Ti ho sempre amata"?!?

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Con i suoi vecchi film mi spaventavo e non poco, qui ha cercato di essere al passo con i tempi senza riuscirci. Argento sta decadendo progressivamente.

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Recitazione da schifo, attori pessimi e completamente fuori ruolo a cominciare dal povero Muccino, trama noiosissima e finale stupidissimo. Mi associo a chi mi ha preceduto: Dario, vai in pensione!!!

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Non ci credo!! Ditemi che questo film non è del grandissimo Dario Argento..... Vi prego!!!

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Avevo sempre sospettato che Dario Argento fosse un bluff.....ora ne sono certo. In fondo Il Cartaio fa rima con Letamaio !!!

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Non ho il dvd ma l'ho visto al cinema... Alla trama potrei arrivare a dare la sufficienza ma il doppiaggio e' una cosa scandalosa. Sembra addirittura sfasato, tutti gli attori sembrano non italiani... boh... l'effetto e' davvero fastidioso

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Orribile thriller anche se le idee c'erano ed erano anche interessanti.....poi sono cadute nel nulla assoluto. Una sorprendente caduta di tono e di stile.Peccato.

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Il doppiaggio è la cosa peggiore del film, visto che tutti gli attori hanno recitato in inglese ma non sanno doppiarsi (di solito il cinema italiano, giustamente, usa la tecnica della presa diretta). Il film è scontato, l'assassino (non rivelo il nome, ma forse l'unico attore che si salva) si capisce dai primi 5 minuti del film, pochi colpi di scena e dialoghi a dir poco imbarazzanti... Non si puo' tollerare un film così dal maestro Dario Argento!!!

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Insieme a IL FANTASMA DELL'OPERA, questo è il film più brutto del regista. E questo lo dice uno tra i suoi fan più fedeli. Non sono d'accordo con coloro che raccomandano a Argento di andare in pensione, dato che, solo tre anni fa, Nonhosonno era un ottimo film che non sfigurava al paragone con i più celebri titoli degli anni 70 e primissimi 80. Resta però il fatto che questo Cartaio di attraente ha soltanto iil titolo, e per il resto sembra stato scritto e eseguito in fretta e furia, con la mano sinistra. La recitazione è sempre stata il punto più debole dei film di Argento, ma qui tocca veramente il basso. Stefania Rocca fa quasi rimpiangere Asia Argento, il che è tutto dire. Per non parlare del doppiaggio, dilettantesco per non dir di peggio. Ma, da grande fan del maestro, non abbandono mai la speranza che il futuro ci porti se non un altro Tenebre, o un altro Suspiria, perlomeno un altro Nonhosonno.

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E' uno di quei film che dopo appena 10 minuti ti fa rendere conto di quanto Stefania Rocca è imbarazzante e pare non riesca a doppiare se stessa....parla come una rumena. La trama è di una noia terribile. Spassoso invece il povero Muccino che parla come mia nonna dopo che si è mozzicata la lingua. Un film da comprare e bruciare immediatamente per cancellare le tracce della sua esistenza.

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Il film più brutto e insignificante del maestro Argento, ancora più brutto de "Il Fantasma dell'opera", speriamo che Darione rinsavisca con l'ultimo capitolo della trilogia delle tre madri...compratelo solo se avete collezionato tutti i film di Argento altrimenti lasciatelo perdere.

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Il soggetto del film si snoda su un'idea buona... peccato per il risultato. Il maestro Argento ci aveva abituato a gialli straordinari con immancabili colpi di scena. In questo suo ultimo lavoro invece, è tutto troppo scontato. Dopo il bellissimo "TRAUMA" (nonostante la piacevole parentesi di "NON HO SONNO") i serial killer dei suoi film sono facilmente intuibili prima della fine del primo tempo ("NON HO SONNO" compreso).... ma il grande Dario tornerà  in forma smagliante, ne sono sicuro... :-) Ottime le musiche (come sempre), bel montaggio e bellissime le inquadrature, e fortunatamente in questo Argento non ci delude mai. (se penso agli attori.... un brivido corre lungo la schiena)

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Evidentemente avevo scritto una recenzione talmente infamatoria che me l'hanno scancellata... Cmq, questo è uno dei film più brutti e penosi della storia del cinema.

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Orribile. Non ho parole. Trama banale; effetti speciali non male ma del tutto sprecati; un film di una velocità  scandalosa (il regista non aspettava altro che terminarlo, forse). La cosa più terrorizzante però, del film, è la recitazione. DA PAURA. Dario ci aspettiamo di meglio.... maaaaaaa mooooolto meglio!!!!!!

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Film veramente brutto e' ve lo dice uno che apprezza i film di Dario Argento per non parlare degli attori che sono tra i peggiori mai visti. Insomma dico a Dario Argento di ritornare sulle orme dei suoi primi film perche' questi sono veramente penosi.

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Sono daccordo con Mauro,se e' un incubo svegliateci!

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Basta Dario Argento!!!!! Falla finita di fare film insignificanti!!!! DA 10 ANNI NON HA INDOVINATO PIù UN FILM!!!!!

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Dario Argento, con questo brutto film, ha raggiunto il punto di non ritorno

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UN vero PECCATO!!!! Dov'è finito il Dario Argento di Profondo Rosso, di Opera, Suspiria ecc.. In questo film manca propio di tutto, inquatratura, trama, luci, suspence. Mi piace Dario Argento speriamo che quanto prima si ravveda e ci dia qualcosa di eccezionale, dello stile Profondo Rosso.

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Veramente un brutto film. Trama scontatissima, attori pessimi, pochi e mal realizzati effetti speciali. Mi piacerebbe poter dire il contrario ma non si salva proprio niente di questa pellicola.

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Abbiamo perso per sempre il nostro grande regista degli anni 70, Dario...vai in pensione!

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Il film nel suo genere funziona benissimo per 3/4 della sua durata. Il finale è però prolisso, troppi dialoghi con il serial-killer ormai smascherato e più che mai in forma per uccidere. Il film fa venire in mente le gelosie e le rabbie che nascono nei posti di lavoro dove si è a contatto con superiori autoritari e donne un pò fuori dal loro ruolo domestico. Dopo anni di permanenza e magari con qualche supposta ingiustizia nelle procedure di carriera in questi posti non possono non sorgere spesso fantasie negative caratterizzate dall'ostilità  verso qualche collega. Dario Argento si cala perciò in una realtà  credibile e il film potrebbe essere visto come una metafora forte di ciò che quotidianamente anima l'inconscio di un agente di polizia frustrato. La vendetta e il piacere omicida in questo film vengono visti come risultato psichico di una malattia presente in alcune istituzioni di polizia quando esse non si pongono la questione di come favorire al proprio interno rapporti di dialogo veri e di umanità . Buona l'idea del poker telematico perchè crea un rapporto con il serial killer più articolato e visivo, pur mantenendo aperti molti enigmi sulla sua identità , enigmi necesari allo svolgimento piacevole del racconto. A differenza dei vecchi film di Argento dove i dettagli che dovevano ipotizzare delle piste di ricerca erano sporadici e poco significanti lasciando delle pause nelle attese degli spettatori, questa opera non annoia sia per la ricchezza significante della via telematica del gioco del poker che per una sceneggiatura che osa esprimersi di più sui contrasti ambigui tra i personaggi.

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Bel film, avvincente la trama, azzeccate le ambientazioni. Certo, non siamo di fronte a un film che passerà  alla storia del cinema, ma è comunque ben fatto.

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DELLA SERIE... AL PEGGIO NON C'E LIMITE

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Dopo l'ottimo "Non ho sonno", un appassionante giallo interpretato da Max von Sydow, Dario Argento, ispirandosi al nome del personaggio interpretato da Karl Malden in "Cincinnati Kid", realizza "Il cartaio". Protagonista della pellicola è Stefania Rocca; interpreta la poliziotta Anna Mari, che riceve un e-mail da un pazzo serial killer, appunto "il cartaio", che organizza una partita di video poker su una chat on-line, in cui mette in palio la vita di una turista inglese rapita. Ad aiutare la poliziotta ci sono l'irlandese John Brennan (Liam Cunningham) e il mago dei videogiochi Remo (Silvio Muccino). Entrambi i due "collaboratori" vengono però uccisi, lasciando Anna sola contro il maniaco... Certo, paragonando "Il cartaio" a "Profondo Rosso" e "Suspiria", il film non è certo una delle opere migliori di Argento, ma resta un thriller godibile e ben interpretato, scritto (autore della sceneggiatura è lo stesso regista con Ferrini) e musicato dall'ex Goblin Claudio Simonetti (ascoltare il brano "Video Machine"). Discreta anche la fotografia di Benoit Debie. Ottima la protagonista Stefania Rocca. Nel dvd, due bei documentari realizzati rispettivamente per l'Italia e l'estero (in cui il film è stato distribuito col titolo "The Card Player").

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un buon film di argento, non all'altezza delle sue migliori opere. resta comunque un film interessante se si pensa ke è stato realizzato kon un budget limitatissimo (è kostato meno di una puntata d "distretto di polizia"!!). secondo me siamo di fronte ad un regista ke, oggi kome oggi, viene eccessivamente critikato e sottovalutato.

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mediocre opera del regista a tratti scontata ebbe la nomination come Migliore scenografia (Nastri d'Argento della SNGCI, 2005)

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Al peggio non c'è mai fine.