Disturbia

DISTURBIA - DVD

A dire il vero di rifacimenti del film di Hitchcock ce ne sarebbero tanti, "Omicidio a luci rosse" di Brian De Palma o il remake interpretato dal grande Cristopher Reeves solo per citarne un paio, quindi viene da pensare che l'unica ragione per cui è stato realizzato un film del genere è quello di lanciare il giovane, e molto bravo, Shia LeBeouf, lo stesso del prossimo Transformers che infatti uscirà in Italia più o meno parallelamente a questo "Disturbia". Per il resto davvero "poca roba" e il piatto langue sia di idee (quelle buone le aveva già messe tutte Hitchcock) che di motivazioni o elementi davvero distintivi dal plot originale (non bastano il collare al piede anti-fuga in stile "2013-La Fortezza" e un paio di scene gore). Carrie-Anne Moss (la stessa di "Matrix") e David Morse (lo avete già visto un centinaio di volte in pellicole come "L'esercito delle 12 scimmie" e "Il miglio verde") assicurano a "Disturbia" quel minimo di serietà che serve per non farlo naufragare totalmente.

DISTURBIA - DVD

Dopo la morte del padre in un terribile incidente stradale, Kale Brecht vive apaticamente e trascura gli studi fino ad arrivare a picchiare un suo professore. Per questo è costretto a tre mesi di arresti domiciliari, con l'obbligo di indossare una cavigliera elettronica collegata con la polizia, per ingannare il tempo inizia a spiare dalla finestra con un cannocchiale tutto il vicinato scoprendone vizi e abitudini, specialmente spia la bella vicina di casa Ashley. A lui si unisce un amico, ma il loro segreto durerà poco perché entrambi vengono scoperti da Ashley che li ha scoperti nel loro passatempo da guardoni. I tre si appassionano al giochino, definendolo una sorta di reality show, cominciando a sospettare che il loro vicino Robert Turner sia collegato con la misteriosa scomparsa di una ragazza, così iniziano a controllarlo ma la situazione trascende e vedranno cose che non avrebbero dovuto vedere. Si spingeranno in un gioco mortale più grande di loro...

DISTURBIA - DVD

In un film del genere era fin troppo semplice essere risucchiati dall'idea della citazione e creare un "Rear Window" (La finestra sul cortile) dei giorni nostri. Invece Caruso si è dimostrato bravo a distaccarsi dal prevedibile e a creare una pellicola che, sì, ha il sapore di Hitchcock, ma facendolo risultare più un profumo, un ricordo, che riportarne alla mente le scene. Forte della credibile interpretazione di Laboeuf, che ormai sembra indirizzato verso un roseo futuro, la storia va avanti tra tensione ed azione, mai annoiando e mai schifando, ma riuscendo ad essere dinamica e a tratti divertente (per chi la volesse vedere, poi, la citazione da Shining è a portata d'occhio). Buon film, godibile nel suo genere; forse non diventerà un cult (lo svolgimento della trama è, purtroppo, molto prevedibile), ma certamente da vedere.