Colore | Colori |
Distribuzione | Warner Entertainment |
Formato | Dvd |
Lingue | Italiano |
Titolo originale | Profondo Rosso |
Vietato ai minori | Per tutti |
3d | No |
Numero Supporti | 1 |
Anno di produzione | 1975 |
Nazione | ITA |
Formato video | Wide Screen |
Durata | 127 |
Formato audio | Dolby Digital 5.1 |
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PROFONDO ROSSO - DVD
Senza ombra di dubbio il capolavoro inarrivabile del Maestro del giallo / horror italiano , un film che ha fatto epoca e che a 30 anni di distanza ti incolla ancora alla poltrona.
PROFONDO ROSSO - DVD
Caleidoscopico e sfuggente, Profondo Rosso incarna tutte le qualità di un thriller fatto ad arte, discostandosi notevolmente dalle realizzazioni precedenti di Argento e donando al cinema italiano qualcosa di irripetibile. Il sipario si alza su una conferenza di para-psicologia tenuta dalla famosa sensitiva tedesca Helga Ulman (Macha Mèril), la quale avverte una presenza criminale tra il suo pubblico e decide di mettere per iscritto le sue visioni la sera stessa. Inutile dire che l'assassino prontamente la raggiunge e la elimina nella sua abitazione in modo brutale e diabolico, con una grossa accetta da macellaio. Testimone dell'efferrato omicidio è Mark Daly (David Hemmings), un giovane pianista americano arrivato a Roma per insegnare Jazz che inavvertitamente alza lo sguardo verso la finestra della medium. Precipitandosi tempestivamente nell'appartamento della Ulman, il protagonista trova il cadavere in un lago di sangue e all'arrivo della polizia fa la conoscenza di Gianna Brezzi (Daria Nicolodi), un'affascinante giornalista con la quale comincia ad investigare. Il tutto confluirà in un finale dai toni grandguignoleschi. E' forse il film più conosciuto del regista romano, il quale originariamente lo aveva intitolato "La tigre dai denti di sciabola", forse per restare fedele alla sua personale abitudine di inserire animali nei titoli, ma è anche il più enigmatico dei suoi lavori, poichè risulta composto da un'infinità di particolari che deviano lo spettatore da quello che è il suo intento primario: individuare l'assassino. Ed è quasi impossibile riuscire in questa impresa, a meno che non si disponga di ottime conoscenze nel campo della psicologia o un occhio analitico capace di cogliere i minimi particolari che Argento ci concede nei 126 minuti di Profondo Rosso. Il regista paralizza alla poltrona lo spettatore e lo trasforma in parte integrante del film, catapultandolo in un turbine nefasto di colori, suoni, situazioni particolari. Quest’ultimo si ritrova inaspettatamente in un duplice ruolo ambiguo ed inusuale. Non più apatico e passivo come accadeva nella maggior parte dei gialli del periodo, ma può immedesimarsi in simultanea con l’assassino (geniali le riprese sulle scarpe che cigolano sul pavimento, sui guanti di pelle) e con la vittima di turno fatta fuori con reboante ferocia. Una specie di viaggio a ritroso nel tempo, in turbe infantili, sempre alla disperata ricerca di indizi, di quel particolare, di quella chiave rivelatrice del segreto che sta a cuore sapere, eppure la soluzione bazzica nella mente in quanto già vista e assaporata. Ipnotiche, martellanti, suggestive, surreali le musiche dei Goblin e del jazzista Giorgio Gaslini. Sicuramente la loro soundtrack più famosa e conosciuta, ancora oggi oggetto di svariate cover. Mansione a parte per i due attori principali ovvero David Hemmings e Daria Nicolodi che con i loro battibecchi e botta e risposta stemperano di quel minimo la tensione attraverso un humour delicato e raffinato. La sceneggiatura passa inevitabilmente in secondo piano, anche se notevole è l’importanza che essa riveste. Il regista riscrisse e rivide il prototipo di Bernardino Zapponi in volontario isolamento in una desolata casa di Roma. Non possiamo non nominare gli effetti speciali a cura di Carlo Rambaldi, a dir poco veritieri e cruenti. A farla da padrone in questa pellicola del 1975 sono sicuramente la scenografia e l'ambientazione; la città di Mark è una Roma malsana e irreale (Argento decise di girare il film tra la capitale e Torino proprio per smarrire lo spettatore), abitata da "fantocci animati" più che da persone con lo sguardo vivo, in cui lui e Gianna sembrano gli unici esseri viventi che cerchino di far realmente luce sui delitti. Da notare l'enorme differenza tra esterni ed interni: mentre i primi sembrano quasi rassicuranti, gli interni di qualsiasi abitazione del film (in particolar modo quelli della sentitiva) appaiono raccapriccianti e inusuali; quadri di macabra bellezza, porte a vetro di intuitiva pericolosità, scalinate e tetre cantine se non che l'immancabile presenza dell'elemento aquatico simboleggiante la follia. Dell'assassino ovviamente. All’occhio dello spettatore risalta maestosa, Villa Scott. Situata sulle colline torinesi, la rinomata "Villa del bambino urlante" è teatro delle indagini del nostro protagonista. Durante il soggiorno per le riprese Dario Argento utilizzò realmente gli interni, e non ricostruzioni negli studi. Sorse però un "quiproquo" in quanto la villa era sede di un istituto gestito da delle suore che opposero il loro veto per le riprese. Il regista romano mandò gentilmente, suore e alunne, in vacanza a Rimini. Il tutto per produrre un'opera di sublime fascino e di perversa bellezza, le sequenze sulle biglie, sui bambolotti legati da un cappio al collo sulle note di una terrificante nenia infantile. Periferica di input per la follia omicida dell’assassino, così futile ma promotrice di delirio se sottoposta all’ascolto del crudele folle. Profondo Rosso quindi è uno di quei film che a parer nostro vanno visti più di una volta, sia per gustarsi dettagli che a una prima visione sicuramente sfuggono, che per apprezzare maggiormente il grande stile di Dario Argento, un maestro indiscusso del horror che ultimamente sembra aver perso "la retta via".
PROFONDO ROSSO - DVD
Il film non si discute, il prezzo si... ormai solo la Medusa fa uscire dvd, per giunta senza extra di rilievo, a prezzi così alti. Non conosco la qualità audio e video.
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...e quali sarebbero i capolavori del thriller? ("Psycho" a parte)
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Solo per chi ama il genere. Questo film non è assolutamente un capolavoro del thriller.Si distingue solo per le musiche piacevoli.
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Per Massimiliano, non dovrei dirlo qua ma a volte nel negozio sotto casa si fanno piacevoli scoperte... :-)))
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Semplicemente stupendo! LA LA LAA LA LA LAAA
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e' il miglior film di tutti i tempi nel suo genere. nessuno puo' dire il contrario.
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capolavoro del cinema orror degli anni settanta un film da avere sicuramente per un appassionato. la colonna sonora è fenomenale!!
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DODICIDECIMI
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Il miglior film di Argento e il miglior thriller in assoluto...non sono solo io a dirlo ma anche un certo Quentin Tarantino.Peccato solo per la locandina del dvd fa molto"Vertgo"di hitchcock
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IL capolavoro di Dario Argento,inimitabile e inarrivabile....giù il cappello.
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Da questo film è nato un genere cinematografico: il thriller-horror. Poco sangue, ma altissima tensione e battiti del cuore a mille. Dire che questo film non sia nulla di speciale, non presuppone una grande conoscenza di cinema!
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Marc Daly (David Hemmings), pianista inglese che vive a Roma, è testimone involontario dell'assassinio di una medium, che durante una conferenza pubblica aveva "smascherato" un pericoloso serial killer. Daly inizia un'indagine privata e si fa aiutare da una bella giornalista (Daria Nicolodi) e dall'amico Carlo (Gabriele Lavia), anche lui pianista. Durante le investigazioni di Marc, però, l'assassino continua l'orrenda catena di delitti... Un ottimo thriller firmato da Argento e scritto con Bernardino Zapponi, "Profondo Rosso" resta ancora oggi una delle opere meglio riuscite del cineasta, e vanta un finale che resterà nella storia del cinema. Musiche di Giorgio Gaslini, eseguite dai Goblin, e fotografia di Luigi Kuveiller. Ottimo uso delle scenografie.
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Capolavoro di Argento e del cinema Horror e non solo...denso di curiosità: * In Giappone il film uscì solo alcuni anni dopo l'uscita italiana, sull'onda del grande successo di Suspiria, e fu quindi rititolato Suspiria part. 2. * Sulla scia del grande successo che ebbe nelle sale cinematografiche, a fine anni '70 venne stampata e distribuita in Italia una pessima edizione in super 8, non autorizzata e accorciata di circa 40 minuti. Analoga sorte toccò ad altri titoli del regista, quali L'uccello dalle piume di cristallo, 4 mosche di velluto grigio e Suspiria. * Nel 2007 Profondo Rosso diventa un musical con la supervisione artistica dello stesso Argento, musicato da Claudio Simonetti per la regia di Marco Calindri, con l'attore e cantante (scoperto da Luciano Pavarotti) Michel Altieri che interpreta il ruolo di Mark Harris. [1] La trama riprende la versione originale del film, ma l'ambientazione è spostata ai giorni d'oggi. Vengono inoltre aggiunti nuovi brani elettronici scritti da Simonetti per Altieri, raccolti in una nuova colonna sonora. [2] * Nel 2000 (a 25 anni dall'uscita del film nei cinema italiani), Dario Argento e il gruppo dei Goblin realizzarono un cortometraggio ispirato al film: sulle note del tema musicale principale il regista romano, in veste di assassino, uccideva uno ad uno tutti i componenti del gruppo, nello stesso identico modo in cui venivano assassinate le vittime del film. Il cortometraggio fu trasmesso da Rete 4 nell'aprile 2000, in coda alla trasmissione in onda del film. * L' 8 luglio 2009 è stata organizzata una proiezione pubblica del film a Torino, in "Piazza Comitato di Liberazione nazionale" (teatro nel film degli incontri notturni tra David Hemmings e Gabriele Lavia e del primo omicidio), alla presenza di Dario Argento. Il musicista Claudio Simonetti si è occupato della sonorizzazione dal vivo del film. * È da notare come Argento focalizzi spesso l'attenzione dello spettatore con riprese ravvicinate in stanze da bagno, dove spesso vengono mostrati lavandini con i rubinetti aperti; questo si può notare a inizio film, nei bagni del teatro dove il killer viene mostrato per qualche istante, nel bagno della casa dove la scrittrice viene affogata e nei bagni della scuola dove i protagonisti cercano il macabro disegno. * Il titolo originale del film era La tigre dai denti a sciabola ed anche, come riportato sulla sceneggiatura originale del film l'enigmatico titolo di "Chipsiomega". * Il titolo della canzone che si sente prima che il killer commetta un omicidio è School At Night dei Goblin
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film sopravvalutato con molti buchi di sceneggiatura ,capace pero di diventare cult grazie alla tecnica degli omicidi ed alla musica..comunque con suspiria il punto piu' alto di un regista che da li in poi non avra piu niente da dire
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il capolavoro di dario argento .... è il mio preferito ...dario argento non riuscirà più a fare un capolavoro del genere...vi assicuro che è stupendo ...compratelo in molti .... SI MERITA L' ECCELENTE SECONDO VOI? io glie lo do!
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Il film non si discute, un must per tutti i fan di Argento e anche oggi a distanza di 30 anni mantiene intatto tutto il suo fascino... per quanto riguarda il dvd, medusa ha fatto un ottimo lavoro di restauro, il video è davvero molto buono considerata anche l'età della pellicola, e l'audio in 5.1 permette alla celeberrima colonna sonora di esprimersi al meglio, anche se forse i dialoghi non sono il massimo, ma comunque sempre comprensibili... Gli extra prevedono un trailer di qualità davvero scarsissima e una breve intervista ad Argento... per un film così importante era lecito attendersi molto di più... nel complesso comunque un'edizione più che valida.
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Il film più noioso che abbia mai visto, una noia tremenda. Dal primo fotogramma all’ultimo ! Prima di iniziare a guardarlo era emozionata a pensare che stavo per guardare un film che tutti considerano un capolavoro dell’horror… Ora mi chiedo ?? Horror ?? MA DOVE ?????????? Paura ??? MA DOVE ??????? Tensione ?? MA DOVE ????? Fa più paura Winnie De Pooh, Topolino o Bugs Bunny !! Non c’è nemmeno un pizzico di tensione. Horror non direi, è più un film Drammatico/Giallo, ma horror o thriller ZERO !!! Deluso al massimo, una noia infinita, infinita, infinita !! Che schifo, orribile, sonnifero !! Ora mi chiedo come gli altri prendo paura a vedere un film del genere … ?? Sconsigliatissimo, da evitare come la peste !!!
PROFONDO ROSSO - DVD
Rimane a tutt 'oggi il miglior film di Dario Argento, daccordo, gli effetti speciali sono alla buona, ma erano anche gli anni 70 e non c'era l'aiuto del digitale, ma la tensione rimane, e i Goblin calcano la mano.
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