Sunshine

SUNSHINE - DVD

OTTIMO FILM

SUNSHINE - DVD

Ottimo film, che accomuna diversi generi, a cominciare dalla fantescenza, poi passa al triller e all'orror. In alcuni punti potrebbe sembrare lento, ma pensando allo svolgimento della storia, si arriva velocemente alla fine a sorpresa.

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Boyle ha definito SUNSHINE un film di pensiero, riflessivo e così è: l'azione è pari allo zero e per 3/4 della pellicola non succede praticamente niente, tutto è incentrato sui personaggi, sulle loro emozioni, in particolare sulle loro paure di fronte ad una missione così importante; è chiaro che al regista interessano più le dinamiche del gruppo che la missione in sè o le spiegazioni scientifiche, e si incentra su quelle; questa scelta rende il film affascinante e, grazie anche al buon approfondimento dei vari personaggi e alla discreta prova di tutti gli attori, coinvolgente, per nulla noioso; nell'ultima parte il film cambia improvvisamente registro, concentrando forse un pò troppe cose in poco tempo, ma certo Boyle non poteva non far succedere niente fino alla fine, per cui, pur stonando con il resto del film e non condividendo in pieno la sua scelta, non mi sento di criticarlo per quest'ultima parte. Il comparto tecnico è di assoluto livello: è un film dal forte impatto visivo, con alcune scene splendide; bella anche la colonna sonora, usata bene più che altro. SUNSHINE pur non essendo un film innovativo non strizza l'occhio al pubblico, con scelte facili e scontate; Boyle ha corso qualche rischio, sbagliando qualcosa magari ma nel complesso ne ho apprezzato lo stile. Finalmente un bel film di fantascienza, con i suoi pregi ed i suoi difetti: ***1/2

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2057. Il sole sta morendo. La nostra stella si sta spegnendo. E’ questo il punto di partenza del nuovo film di Danny Boyle. La Icarus II ha lasciato il pianeta terra da un paio d’anni alla volta della stella che ci dà la vita, carica di una bomba nucleare in grado, secondo i calcoli, di riattivare l’attività sull’astro, così da evitare l’estinzione del genere umano e la fine della vita sul nostro pianeta. L’astronave è ormai a distanza ravvicinata dal sole. All’improvviso l’Icarus II riceve un segnale di un’altra astronave, la Icarus I, di cui si erano perse le tracce 7 anni prima a seguito di cause non meglio precisate. Raggiungere la Icarus I, o proseguire sulla tabella di marcia? Un incidente impedisce all’equipaggio di poter decidere liberamente sul da farsi:devono raggiungere la Icarus I per poter portare avanti la missione. Ed è proprio in questa circostanza che vengono esaltate le psicologie dei singoli personaggi. Il raggiungimento della fonte della vita, provoca diverse reazioni negli otto membri dell’equipaggio, in un’atmosfera che raggiunge la vera e propria claustrofobia. Il film è girato magistralmente e non perde mordente almeno fino al prefinale, in cui l’introduzione di una, seppur breve, fase action, cozza contro la tensione emotiva che fino a quel momento era venuta crescendo nella pellicola.

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Rischiava di essere un "già visto" e per certi aspetti ricorda abbastanza "Punto di non ritorno". Però ha una marcia in più, buona introspezione dei personaggi, bella fotografia, discrete atmosfere che calano nel dramma. Personalmente ho molto apprezzato tutto il lavoro... forse si poteva evitare la figura del "cattivo di turno" che sinceramente ai fini del film serviva a ben poco. Il film stava in piedi anche senza...

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Un film di fantascienza in equilibrio fra il lento svolgersi del viaggio interstellare ed il manifestarsi cadenzato degli eventi inaspettati che vanno a costruire l'azione, La missione dell'astronave Icarus II non va letta solamente come tentativo estremo di salvare il pianeta Terra mediante la "riattivazione" del Sole morente con l'uso di una mega-bomba nucleare: l'interessante e secondo significato nascosto va -a mio parere- visto nell'aver prelevato dalla Terra tutto il materiale fissile esistente, quindi l'averla liberata una volta per tutte dal pericolo di un olocausto atomico, salvandola due volte. Non disdegnabile il ritrovamento del primo vettore spaziale Icarus I, con relativi sistemi in parte funzionanti, e misteri insoluti (relativamente all'incidente, ai motivi dello stazionamento in orbita, alla morte dell'equipaggio, ecc). Appagante la linea psicologica del film, che grazie alle differenze di ogni singolo individuo portate all'estremo dalla situazione iperbolica, non manca di stimolare la curiosità e l'attenzione dello spettatore, mantenuta così sempre viva. Per gli appassionati di astronomia, come pure di astrofisica, il film offre comunque contenuti e spunti interessanti - se pur non sempre perfettamente giustificabili o a misura di scienza. Personalmente avrei preferito un mistero insoluto, relativamente al relitto della prima astronave, piuttosto che l'invenzione un po' troppo "visionaria" -secondo me- quale l'apparizione dell'entità di dubbia natura: angelo sterminatore o demone. Ottima ricostruzione dei particolari a misura d'uomo, come pure dello sterminato spazio siderale, che accompagna per tutto il dipanarsi della trama il viaggio rassegnato dei protagonisti: consci sempre più dell'inesorabilità del proprio destino di fronte all'immensità dell'universo - indifferente.